mercoledì 6 aprile 2011

Ciclocomputer: un compagno di viaggio affidabile e preciso

È una verità innegabile: l’innovazione tecnologica può migliorare le prestazioni atletiche e l’efficacia dell’allenamento, sia durante sia dopo il training, come nel caso dei ciclocomputer di nuova generazione.

Vediamo di seguito alcuni consigli.

1. Leggere le istruzioni per il montaggio.
↔ non montare il ciclocomputer per intuizione

2. Montare il ciclocomputer con attenzione.
↔ se dispone di filo, usare delle fascette, che – inizialmente – non andranno strette troppo

3. Inserire nel ciclocomputer la misura esatta della circonferenza della ruota.
↔ detta misura è da eseguire a gomme gonfie e con l’atleta seduto in sella

4. Regolare bene il magnete sulla ruota.
↔ se si dispone di ruote a raggi piatti o diversi dal magnete utilizzare nastro “americano” o comunque trovare un modo resistente e sicuro per fissarlo

5. Pulire dopo ogni uscita il magnete e il sensore e ricontrollare tutti i collegamenti.
↔ se piove è buona norma evitare che l’acqua entri nei contatti e crei ruggine o ossidazione

6. Ogni tanto effettuate un controllo su di una distanza prefissata per verificare che il margine di errore, che ogni ciclocomputer ha, sia costante

7. Leggere molto bene anche le istruzioni di utilizzo, spesso - dopo molto tempo - si scoprono per caso funzioni utili che a una prima valutazione non si erano comprese

8. Se il ciclo-computer non rileva la velocità, controllare il magnete sui raggi o il sensore sulla forcella
↔ è assolutamente da evitare la regolazione mentre stiamo pedalando

9. Evitiamo di guardare per troppo tempo il ciclocomputer quando pedaliamo: siamo pur sempre in strada

10. Impariamo ad usare le informazioni che provengono da questo strumento senza farci troppo influenzare: deve essere un aiuto e non un limite


Fonte: Bicitech

lunedì 4 aprile 2011

Fibra di lino: l'idea di Johan Museeuw

La ricerca di nuovi materiali che migliorino il comportamento del telaio soprattutto in relazione al raggiungimento del giusto confort di marcia senza penalizzare le prestazioni, ha portato a sperimentare varie soluzioni di compositi ibridi.

Rientra in quest’ambito la scelta della fibra di lino in strutture miste con il carbonio per sfruttarne le caratteristiche di flessibilità e leggerezza.

Le sperimentazioni effettuate in questa direzione hanno privilegiato la costituzione di una struttura in prepreg (pre-impregnated composite fibres) di lino rivestita da uno strato di carbonio che ha dato i migliori risultati in termini di elasticità e resistenza meccanica.

Il principale vantaggio che ne deriva è la capacità di assorbire le vibrazioni anche durante un utilizzo esasperato e prolungato del telai, superando i problemi dovuti all’eccessiva rigidità conferitagli dal solo rinforzo in carbonio.

Il lino inoltre è una fibra naturale di origine vegetale la cui produzione e trasformazione ben si inserisce in un quadro di sviluppo sostenibile non richiedendo impieghi di sostanze nocive e offre il vantaggio della riciclabilità rispetto ai compositi sintetici.

I primi telai che sfruttano la sinergia tra la fibra di lino e quella di carbonio sono stati realizzati da un Team professionale composto da un campione del ciclismo, Johan Museeuw, un telaista italiano di grande reputazione, Roberto Billato, e lo studio di progettazione IPA Advanced Composites. A loro va il merito di aver definito e brevettato uno specifico materiale ibrido composto da fibra di carbonio e fibra di lino, unico nel suo genere, in grado di assorbire le sollecitazioni che derivano dalle asperità del terreno senza penalizzare il peso della bici.


Fonte: Bicitech

venerdì 1 aprile 2011

Cosa sono le BiciStazioni?

Le BiciStazioni nascono con l’obiettivo di favorire l’intermodalità bici+treno, bici+autobus, bici+metropolitana.

Sono delle strutture, che sorgono normalmente a fianco di stazioni ferroviarie e terminal delle linee metropolitane ed offrono servizi di noleggio, custodia e ricovero biciclette, informazioni, servizi specializzati per le riparazioni, vendita di pezzi di ricambio, accessori, biciclette nuove e usate, guide, mappe e gadget.

Un esempio emblematico in questo senso è la Stazione delle Biciclette di San Donato Milanese, che con il suo pacchetto completo di servizi, ha contribuito a recuperare il tessuto urbano di un’area di confine e a rilanciare la bicicletta come mezzo di trasporto alternativo.

Fonte: Bicitech