A differenza di tutti gli altri componenti che per essere assemblati su una bicicletta vanno montati seguendo le istruzioni fornite dai costruttori, l’assemblaggio di una ruota rimane ancora un’arte, dove spiccano esperienza e manualità.
Vediamo di seguito la fase di calibratura, seguendo le istruzioni di Filippo Rinaldi, titolare Pippowheels (laboratorio specializzato in progettazione e assemblaggio ruote).
- Messi da parte i tamponi per la sgrossatura, si deve mettere a contatto la testa del comparatore con il cerchio: in questo modo - facendo girare la ruota - si vede dove e di quanto devia. Come si è fatto precedentemente con i tamponi, si deve ora lavorare con il comparatore, cioè azionando i raggi per centrare la ruota lateralmente e radialmente.
- Il secondo strumento è il tensiometro col quale si deve controllare ogni singolo raggio per assicurarsi che non sia troppo teso o sottotensionato. Tutti i raggi dovranno avere una tensione omogenea rispettando le indicazioni del produttore del mozzo/cerchio. Quest’operazione è fondamentale, poiché la buona uniformità di tensionatura permetterà una vita più longeva della ruota.
- Va eseguita la terza prova di assestamento che, sempre salendo sopra i raggi, darà ora una sensazione di solidità. Si riporta a questo punto la ruota sulla forcella, e con comparatore e tensiometro alla mano, si fanno gli ultimi “ritocchi” per portare il lavoro entro i parametri che si erano prefissati.
-Ultimo controllo di campanatura, ed eventuale sistemazione, e la ruota è assemblata e calibrata.
Fonte: Bicitech
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