lunedì 18 luglio 2011

F-Brakes: i primi freni che ti faranno andare più forte

F-Brakes è il nuovo sistema frenante integrato applicato al telaio Noah FB (Fast Brakes), che massimizza il flusso laminare dell’aria, intorno alla bicicletta che avanza. I bracci dei freni in carbonio allungano l’interspazio-spoiler della forcella, dal forcellino fino alla testa, consentendo di convogliare l’aria lontana dalla ruota anteriore. Il sistema consente di conseguenza una migliore aerodinamica, un peso minore della bici e una frenata più precisa, perché il sistema agisce direttamente sui cerchi, come se fossero dei V-Brakes. La manutenzione è più semplice e la regolazione viene fatta mediante appositi comandi al manubrio, che consentono il controllo e l’apertura dei freni.

“F.A.S.T.” (Future Aero Speed Technology)
Mentre la maggior parte delle aziende che si concentra sull’aerodinamica della bicicletta da corsa, ha come obiettivo la sagoma delle tubazioni, Ridley è andata oltre. Dopo test approfonditi nella galleria del vento, l’azienda belga ha individuato i tre principali elementi che causano resistenza all’avanzamento ed ha trovato le soluzioni per ciascuno di essi. Il lavoro sul telaio è stato perfezionato grazie alla tecnologia F-Surface, una particolare finitura della verniciatura che applicata in punti strategici consente di diminuire le turbolenze e convogliare i flussi d’aria, in modo più laminare, intorno al telaio. I freni, come spiegato nel testo, sono stati integrati nella forcella F-Splitfork, che, in questo modo, ha un interspazio-spoiler più lungo che consente di dirigere ancora più aria lontano dalla turbolenza generata dai raggi della ruota che gira. I test realizzati al velodromo dimostrano che il telaio Noah FB, a parità di durata, velocità (40 km/h) e frequenza di pedalata, rispetto a una bici da competizione non aerodinamica, consente al ciclista di raggiungere una data velocità con una minore dispersione di potenza (20 watt in meno). Inoltre, la frequenza cardiaca scende di circa 4%. Vantaggi inferiori, ma pur sempre importanti, a questi livelli di utilizzo, sono ancora riscontrabili, in rapporto a modelli aerodinamici.

lunedì 4 luglio 2011

Sondaggio di Legambiente: perché cresce la voglia di bici in Italia

Cresce l’uso della bici secondo il sondaggio “Gli Italiani e l’uso della bici” realizzato recentemente da Legambiente e IRP Marketing. Secondo i dati del sondaggio, sono 30 milioni le biciclette che viaggiano sulle strade del nostro Paese, piazzando l’Italia al sesto posto nella classifica mondiale, dopo Cina (450 mil), USA (100 mil), Giappone (75 mil), Germania e India (63 mil).

La crescita più evidente è quella che riguarda l’uso della bici per gli spostamenti in area urbana. Le motivazioni principali che spingono i ciclisti urbani a spostarsi in bici sono:
- mantenersi in forma e migliorare le proprie condizioni di salute (35%)
- trascorrere in modo piacevole il proprio tempo libero (25%)
- avvalersi di una modalità di trasporto economica (17%)
- evitare ingorghi e code (16%)
- ridurre l’inquinamento (5%)

Dal sondaggio non emerge una vera coscienza ecologica degli Italiani, ma un desiderio immediato di migliorare la qualità della propria vita e di recuperare gli spazi cittadini. Il ritorno all’uso della bici non è quindi un ritorno al passato ma un nascente bisogno di sobrietà.

Tornano in mente le frasi di Ivan Illich (filosofo, antropologo, storico, teologo) pubblicate nel suo libro “Elogio della bicicletta”: La bicicletta richiede poco spazio. Se ne possono parcheggiare diciotto al posto di un’auto e se ne possono spostare trenta nello spazio divorato da un’intera vettura...»



Per approfondimenti sui benefici della bici: Bicitech