In casa Wilier Triestina è nato BB386EVO, il box per movimento centrale di lunghezza maggiorata rispetto alla media (86,5 mm) e diametro superiore (46 mm), che consente di impiegare una guarnitura in carbonio con un perno in alluminio da 30 mm, sviluppata in collaborazione con FSA.Il nuovo standard è compatibile con tutti i tipi tradizionali presenti sul mercato, grazie anche al sistema di inserimento press fit, con cuscinetti integrati in una scocca polimerica che si adatta ai vari diametri e si fissa nel telaio.
FSA ha sviluppato la pedivella nelle versioni K-force e SL-K light, creando inoltre gli adattatori per permetterne l’installazione anche su altri standard (BSA, BB30, Press Fit 30).
BB386EVO è impiegato per la prima volta nel nuovo modello corsa Wilier Triestina, Zero.7: i test di flessione in laboratorio hanno evidenziato un valore di rigidità del telaio nel settore del movimento centrale di +30% rispetto al precedente standard BB30, riducendo la dispersione di forza durante la pedalata.






















Abbiamo chiesto a Filippo Rinaldi, titolare dell'azienda Pippowheels (laboratorio specializzato nell'assemblaggio mozzi e ruote) di spiegarci le fasi di assemblaggio di una ruota tradizionale, con raggi da 2 mm costanti, nipples in ottone e cerchio in alluminio.








Tornando nuovamente all’inchiesta condotta dall’ing. Chichi - menzionata nella notizia precedente - pubblichiamo di seguito un elenco con le quattro principali cause di rottura delle viti:

